
21 aprile 2025 è morto Papa Francesco: La luce di una umanità che trascende la fede. LEGGI ARTICOLO »
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Sinners di Ryan Coogler. 316 milioni di dollari globali con un budget di 60 milioni, 100% su Rotten Tomatoes. Non sono solo numeri, sono la dimostrazione pratica che il pubblico ha fame di cinema immersivo. 3’18" secondi di piano sequenza che entrerà nella storia del cinema. LEGGI ARTICOLO »
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Molti pensano a Caravaggio per il suo modo di dipingere: il buio profondo, i corpi illuminati da una luce improvvisa, le espressioni intense. Ma questa non era solo una tecnica. Era il suo modo di vedere il mondo. Non voleva rendere le cose più belle, voleva mostrarle per quello che erano: vere, vive, a volte dure da guardare. LEGGI ARTICOLO »
Arte utopia o distopia? Sergio Mario Illuminato ci accompagna nelle mostre internazionali di Caravaggio a Roma, Kiefer a Venezia, Rothko a Parigi, Antoni Tàpies a Milano. LEGGI ARTICOLI »
Uno sguardo al contemporaneo con gli articoli di Roberta Melasecca: La poesia si fa corpo, Non sempre seguendo il dopo al prima, Il Giubileo della Comunicazione, Padiglione Italia, Le non madri come me. LEGGI ARTICOLI »
La trama Fenicia, AI vs Pensiero critico, Another End, 2024 di George Orwell, Le Consentement, Conversazione con Gaia Vince tra gli ARTICOLI di Ivo Mej »
Iosonovulnerabile 2025, Monologhi immaginari, Padiglione Germania, Carissimo Pinocchio, Un Mute Gaza sono gli ARTICOLI in evidenza di Giorgia Panseca »
SPECIALE BIENNALE ARTE
SPECIALE BIENNALE ARTE
SPECIALE BIENNALE ARTE
Il nostro SPECIALE BIENNALE ARTE 2024 con le recensioni del progetto curatoriale di Adriano Pedrosa e di una selezione di Padiglioni Nazionali che hanno attirato la nostra attenzione. Conclude il nostro speciale una riflessione sui tempi di guerra che stiamo vivendo. A firma di Sergio Mario Illuminato ‘Con i miei occhi’ al carcere della Giudecca e ‘Il capolavoro sconosciuto’ della Biennale; di Roberta Melasecca gli ARTICOLI Padiglione Italia: un dejà vu annunciato? Padiglione Venezia: il tempo della poesia, Padiglione Arabia Saudita: un canto collettivo; Soffia in Biennale il vento della guerra; Giorgia Panseca scrive sul Padiglione Germania: soglie di esistenza tra distopia e utopia; il racconto della Biennale Straniero ovunque, con il supporto video-fotografico di Vittoria e Beatrice Di Patre.
Il corpo e la voce raccontano la vulnerabilità in modi unici. Esploriamo il teatro e la danza come strumenti di ricerca e trasformazione, dove il movimento e la parola diventano espressioni autentiche delle fragilità e delle forze umane.
In questa sezione esploriamo il pensiero critico come strumento per comprendere le fragilità individuali e collettive, interrogando il senso dell’esistenza e le sfide del nostro tempo. LEGGI ARTICOLI »
L’arte è un linguaggio che esplora il legame tra vulnerabilità e creazione artistica, indagando le opere e gli artisti che danno voce alle emozioni più profonde. LEGGI ARTICOLI »
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Dalla performance alla rappresentazione, lo spettacolo è il luogo in cui la vulnerabilità diventa visibile. Qui approfondiamo come il mondo dello spettacolo metta in scena la fragilità umana, creando connessioni profonde con il pubblico.
Lo spazio che abitiamo racconta le nostre fragilità e le nostre capacità di adattamento. In questa sezione analizziamo il ruolo dell’architettura nella costruzione di luoghi resilienti e inclusivi, dove il dialogo tra passato e futuro genera nuove visioni.
L'ambiente riflette la fragilità del nostro tempo. Attraverso analisi e testimonianze, esploriamo le sfide ecologiche dando spazio a nuove prospettive sulla sostenibilità e la responsabilità collettiva. LEGGI ARTICOLI »
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Indaghiamo come il cinema e la televisione affrontano il tema della fragilità umana, dando voce a narrazioni che ci interrogano e ci trasformano. LEGGI ARTICOLI »
Analizziamo come la fotografia riesce a immortalare emozioni, storie e sensibilità nascoste, rivelando la complessità dell’essere umano. LEGGI ARTICOLI »
Ogni guerra, crudele e insensata, rappresenta una sconfitta per tutti noi. C’è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono. Se da questa vicenda (l’inizio della guerra in Ucraina) usciremo come prima saremo in ogni modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi l'umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia. Rinnovo il mio appello: basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace. (Francesco, Angelus 27 marzo 2022)
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