Un Mute Gaza

DI GIORGIA PANSECA

Decine di artisti hanno preso parte al progetto di street poster art Unmute Gaza, che sta utilizzando la creatività e le reti di comunità per richiamare l’attenzione sull’attacco di Israele alla Palestina. Sostenendo i fotoreporter, la campagna mira a gettare la luce necessaria sulla devastazione che si verifica ogni giorno. Tra i molti artisti coinvolti: Eron, Faith XLVII, Ernest Zacharevic, Escif, Stefan Krische, Jofre Oliveras e Sainer, Bastardilla, Shepard Fairey.

Per decenni, i principali media e le istituzioni occidentali hanno mostrato un’enorme mancanza di copertura delle crisi umanitarie nella Palestina occupata, con numerosi casi di parzialità e censura sistemica dei media. Unmute Gaza spiega: “I paesi occidentali hanno tutti fermamente condannato gli attacchi del 7 ottobre, ma non il bombardamento indiscriminato di Gaza da parte di Israele, né hanno riconosciuto le cause profonde di questa crisi, tra cui il colonialismo, l’apartheid o la pulizia etnica”.

Per affrontare questo silenzio assordante, Unmute Gaza incoraggia le comunità di tutto il mondo a “stampare e incollare” opere d’arte scaricabili. Sono apparsi in diversi angoli del mondo, coprendo pensiline di autobus, edifici e vetrine. Per creare i poster, gli artisti hanno interpretato le scene catturate dagli ultimi fotoreporter sul campo, raccontando le storie di crepacuore di madri, padri, figli e primi soccorritori. Un sorprendente simbolo muto si trova al centro di ogni composizione, costringendo lo spettatore a riflettere sulla differenza tra le voci degli oppressi e quelle dei complici.

Unmute Gaza arriva anche a Bologna e Arte Fiera è una bellissima occasione per rilanciarla.
 
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