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‘Corpus et Vulnus’ di Sergio Mario Illuminato

‘Corpus et Vulnus’ di Sergio Mario Illuminato

Il corpo e la vulnerabilità sono anelli forti dell’umanità che banditi dal commercio globalizzato del presente entrano di diritto tra i materiali usati per l’arte nel creare Organismi Artistici Comunicanti di etica nomade ed emancipare il viaggio dell’uomo moderno.

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‘Dominium Dei’ di Ivo Mej

‘Dominium Dei’ di Ivo Mej

Un omicidio efferato di un gesuita squarcia la notte di una Roma futura ma sempre attuale. Nella Lisbona del diciottesimo secolo l’esecuzione di un gesuita è l’ultima nella storia della Santa Inquisizione. Una principessa, un papa, un gendarme vaticano, un altro gesuita forse ateo: tutti cercano un assassino ma troveranno un segreto inquietante. Quello che sta cercando anche lo spaventoso assassino, perché quel prezioso segreto può essere un pericolo o forse una estrema risorsa per la Chiesa di Roma. In realtà, come sempre, a muovere tutto è il danaro, un tesoro che arriva dal nuovo mondo, dal 1700, e rischia di cadere, come sempre, nelle mani sbagliate. Prefazione di Gianluca Barbera.

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‘Tutti i fairways portano a Roma’ di Daniele Ottavi

‘Tutti i fairways portano a Roma’ di Daniele Ottavi

Sono passati più di cento anni da quando il giornalista J. P. Hornet ebbe l’idea di far incontrare le rappresentative dei migliori professionisti di Stati Uniti e Gran Bretagna per promuovere il golf, e quasi cento da quando si giocò la prima edizione della Ryder Cup nel 1927. Il romanzo di Daniele Ottavi ripercorre la storia della più importante sfida a squadre del golf mondiale (l’unica che vede impegnata una squadra che si chiama Europa) attraverso lo sguardo interessato della famiglia (immaginaria) Anderson, originaria di St Andrews in Scozia e trapiantata a Roma da quattro generazioni. Saranno loro, a trasportarci attraverso tutti i fairways sui quali si è snodata la sfida, nelle varie epoche. Dai lunghi viaggi in transatlantico, ai rapidissimi voli del Concorde, fra guerre, attentati e pandemie, fino a giungere nel 2023 proprio nella Città Eterna. Un tuffo nella storia, tra musica, cinema, allunaggi e aneddoti inediti sulle emozionanti vite dei protagonisti.

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‘Arte e identità della specie umana’ di Gabriele Simongini

‘Arte e identità della specie umana’ di Gabriele Simongini

L'arte è oggetto di una aggressione parassitaria da parte della moda, del design, dei social network, della speculazione finanziaria e del marketing che è parallela alla progressiva cancellazione della memoria e della natura alla quale stiamo assistendo passivamente. Eppure l'arte può salvaguardare la nostra sensibilità assalita dalla retorica tecnologica e dall'ossessione del profitto.

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‘Attraversamenti: Un racconto in prosa e in poesia’ di Roberta Melasecca

‘Attraversamenti: Un racconto in prosa e in poesia’ di Roberta Melasecca

Attraversamenti è la narrazione, in prosa e in poesia, di una storia terminata in modo non felice ma dalla quale emerge la certezza che l’amore sia una realtà imprescindibile della vita con la sua bellezza e crudezza. Il racconto è strutturato come una tragedia greca con le diverse parti - prologo, epilogo, intermezzo, parodo - non sequenziali in modo che stia al lettore ricostruire i percorsi della vicenda.

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‘La rovina in scena. Per un’estetica della comunicazione’ di Franco Speroni

‘La rovina in scena. Per un’estetica della comunicazione’ di Franco Speroni

Le parti che compongono un oggetto, un soggetto, una rappresentazione artistica o un progetto architettonico possono essere tra loro armonicamente complementari e "amiche", oppure tragicamente conflittuali e "nemiche". L'estetica del conflitto fa di questo saggio un originale "elogio della rovina" come interpretazione e rappresentazione del Moderno.

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‘Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata’ di Marco Bussagli

‘Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata’ di Marco Bussagli

Prendendo le mosse dal libro dedicato a un argomento ignoto fino a quando Marco Bussagli pubblicò «I denti di Michelangelo. Un caso iconografico» (Medusa 2014) questo studio, dello stesso autore, per la stessa casa editrice, analizza origini e sviluppo dell'iconografia dell'incisivo centrale dalla Grecia arcaica fino al XX secolo. Legata a una reale anomalia dentaria (nota alla scienza medica come mesiodens e costituita da un incisivo sovrannumerario al centro della chiostra dentaria superiore o inferiore, o entrambi), l'iconografia del quinto incisivo assume valori simbolici negativi. La presenza del "dente bastardo", come scriveva Michele Savonarola, medico e dentista di Leonello d'Este, modifica la percezione della simmetria bilaterale del corpo, minando alla radice l'armonia della figura umana. Per questo, il suo valore simbolico è assimilato addirittura alla morte e - pertanto - ne erano segnate figure come la Gorgone, salvo poi assumere valore apotropaico. È questa la ragione per cui la Medusa con l'incisivo centrale appare sulle monete del VI-V secolo a.C. L'iconografia, però, sarà anche simbolo della stupidità e dell'istintività e segnerà figure come sileni, centauri e ciclopi. Con il cristianesimo questi valori saranno assunti, insieme alla presenza del dente centrale, pure dai demoni con esplicito riferimento al peccato e attraverseranno il Medioevo, il Rinascimento e il XX secolo. Tuttavia, per tale motivo, paradossalmente, il mesiodens, a partire dall'XI secolo segnerà, con esempi significativi, anche il volto del Cristo, l'unico capace di sconfiggere, per la salvezza degli uomini, il male in bocca.

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